giovedì 5 aprile 2012

Viaggio a Friburgo (Germania): Alla scoperta dell’Ecosostenibilità

Al rientro da un viaggio di istruzione organizzati dai professori Nicola Ghiaroni ed Alberto Fontana, rispettivamente docenti di “disegno tecnico e stria dell’arte” ed “educazione fisica” presso il liceo scientifico V. Bachelet- B. Pascal, Abbiategrasso (MI), per gli alunni partecipanti è stato possibile verificare le conoscenze apprese, attraverso la realizzazione di questo stesso blgg, riguardo all’importanza di una sempre maggiore ricerca sull’ecosostenibilità, e di come alcuni paesi europei si siano già ampiamente adoperati in questo campo.
Friburgo è sicuramente uno degli esempi più palesi di tale fenomeno. La genialità e l’avanguardia del governo Tedesco, infatti, sono facilmente riscontrabili nella capacità di costruire attorno ad un affascinante centro storico un articolato sistema di quartieri ecosostenibili, collegati alla parte più antica attraverso una sorprendente e molto efficiente rete tramviaria. Friburgo è quindi una meta molto appetibile sia per la bellezza della sua storia, sia per la capacità di essere la città “Solare” per eccellenza.
Tra le caratteristiche più sorprendenti della città, sicuramente va considerato il complesso di piccoli canali (costruiti nel XIII secolo circa), che scorrono ai lati delle strade di tutte le vie del centro portando le acque del fiume Dreisam, che scorrono per Friburgo grazie ad una particolare e studiata pendenza della città. Questo innovativo sistema permise, nella storia, di impedire la diffusione degli incendi nella città, e quindi una completa carbonizzazione di essa. Oggi, invece, sono diventati una vera e propria attrazione turistica. Secondo l’usanza friburghese, chi dovesse finire con i piedi dentro all’acqua di tali canali è destinato a sposare una donna del luogo.


Il centro è sicuramente caratterizzato dall’imponente cattedrale, costruita tra il XII ed il XVI secolo, caratterizzata da un immenso campanile (alto 116 metri). Costruita in stile gotico (così come l’assai più celebre “Notre Dame” di Parigi) ha la capacità di colpire fortemente l’osservatore anche nel suo interno. Con una pianta a croce latina è caratterizzata dalla presenza di innumerevoli vetrate colorate, da statue raffiguranti Cristo e gli apostoli, molti affreschi raffiguranti le più celebri scene evangeliche (come l’annunciazione, la Natività e la fuga in Egitto)  ed infine una bellissima scultura della Madonna con in braccio Gesù bambino e due angeli ai lati.  L’esterno è caratterizzato da numerosi doccioni, rappresentanti persone, animali e mostri, dai quali scorreva l’acqua, anche se la funzione principale in alcuni casi era di ammonire i fedeli, allontanandoli dal peccato.

Per quanto riguarda la parte più recente della città i quartieri più significativi sono senza dubbio il “Vauban” ed il “Rieselfeld”. Il primo, localizzato nella periferia della città, può essere considerato un esempio completamente riuscito di progetto (iniziato nel 1955) di “villaggio ecosostenibile”. Esso è caratterizzato da abitazioni plurifamiliari, tutte dotate di pannelli solari e teleriscaldamento, e grandi condomini, studiati per le persone meno abbienti. Grazie alla presenza al suo interno di tutti i servizi (scuole, supermercati, parchi, asili) l’impiego di automobili, spesso condivise, negli spostamenti è molto ridotto, tanto che il mezzo di trasporto più utilizzato è la bicicletta, così che il 70% delle famiglie non possiede un’automobile ( come afferma Oliver Haag nell’articolo “Quartiere Vauban: una città diversa è possibile”). Sicuramente inferire è l’impatto artistico, in quanto il quartiere è caratterizzato dalla presenza di grossi palazzi, molto simili fra di loro, non particolarmente decorati. Ciò nonostante la zona è particolarmente abitata da giovani. Il fatto è dovuto soprattutto alla presenza di innumerevoli parchi, che rimpiazzano la mancanza di parcheggi, molto decorati. Molto interessante è anche la “casa girevole”, sopra alla quale sono presenti dei pannelli solari che durante la giornata si orientano continuamente verso il sole, al fine di produrre più energia solare.
 
 Differisce, invece il “Rieselfeld” caratterizzato da palazzi di cinque piani, solitamente a pianta quadrata. È concepito come quartiere a risparmio, e non a produzione di energia (per questo sono meno frequenti i pannelli solari). Al contrario del “Vauban”, si tratta un infinito reticolo di case tra loro simili, ma non uguali. Colpisce sicuramente molto la chiesa, che appare come un masso di cemento leggermente ondeggiato, con poche finestre. L’interno è caratterizzato dalla mancanza della centralità dell’altare,  e quindi di Dio, ma lo spazio è diviso in tante piccole stanze in cui l’uomo ha la possibilità di riflettere in solitudine; viene così sottolineata la capacità del singolo e non della comunità di arrivare a Dio.
 

La vicinanza della città alla Foresta Nera, concede la possibilità di passare una giornata immersi nella natura, contemplando il panorama, caratterizzato dalla presenza del lago Titisee.


Grande attrazione della città sono sicuramente anche le birrerie, dove è possibile sedersi in compagnia dopo la visita della città.





...Written by Francesco Maria Augusto Ghidoni
... foto scattate da Mario Scrocca

venerdì 9 marzo 2012

Alla scoperta di Friburgo!

 Ecosostenibilità e Quartieri
Friburgo, città purtroppo poco conosciuta ma veramente speciale; la sua architettura all'avanguardia e la sua massima attenzione nello sfruttamento dell'energia la rendono la città "Solare" per eccellenza!
Infatti  Friburgo ha diminuito le emissioni nocive del 14% dal 1992 e si pone l’obbiettivo di ridurle del 40% entro il 2030. I tetti della città sono spesso tappezzati da moduli fotovoltaici, stadio compreso, per un totale di energia prodotta pari a 10.000 kW, mentre molte abitazioni utilizzano pompe di calore geotermiche per il riscaldamento ed il raffrescamento.
Vediamo in partricolare Vauban, uno dei quartieri più importanti e famosi per quanto riguarda lo sfruttamento dell'energia solare.
Vauban,uno dei tre quartieri più importanti insieme a Rieselfield e Sonnenschiff, è dotato di elevati standard di riduzione dei consumi ed un alto numero di unità abitative sono case passive o “Energy plus”, il che significa che producono più energia pulita di quanta ne abbiano bisogno.
Non è finita: vi è un impianto di cogenerazione alimentato esclusivamente da trucioli di legno e gas naturale,
agganciato alla rete del riscaldamento, mentre la riduzione del 60% delle emissioni di CO2, è garantita dalla coibentazione e dall’efficienza dell’utilizzo del calore.
Cresce inoltre la presenza di impianti solari, che ad oggi sviluppano il 65% dell’energia prodotta.
 L’acqua piovana viene raccolta ed utilizzata per le case e per l’irrigazione del terreno.


Oltre alle attività solari della città, è opportuno
 menzionare anche alcune delle altre iniziative che,
 contribuiscono alla qualità della vita, riducono
significativamente le emissioni di CO2 e salvaguardano l’ambiente.
Molto è stato fatto in ambito mobilità sostenibile,
incentivando il trasporto pubblico (in particolare su rotaia)
 e l’uso delle biciclette.
L’estensione delle piste ciclabili supera i 400 km
 e sono migliaia i parcheggi per le biciclette, sparsi ovunque
e sempre in prossimità delle fermate del tram, per favorire l’uso combinato dei mezzi.
Un cenno, infine, merita il sistema della raccolta differenziata e del risparmio idrico. In tema di rifiuti
 Friburgo risulta virtuosa, particolarmente a cominciare dagli anni ’90: negli ultimi 15 anni, infatti,
la produzione pro capite annua di rifiuti non riciclabili è scesa da 190 a 109 kg, mentre è cresciuta la percentuale complessiva di quelli riciclati dal 25 al 60%, risultati che la pongono ben al di sopra della media (già elevata) delle altre città tedesche.
Qui in fondo potete osservare alcune tecniche e tipi di architetture utilizzate in altri paesi come Londra e Giappone, al fine di sfruttare al massimo l'energia solare e idrica...












Opere e Luoghi da non perdere!!

Friburgo è la principale città della Foresta Nera,l'itinerario turistico più noto e pittoresco della regione Baden-Württemberg e tra i più visitati della Germania. Tra stradine acciottolate e una atmosfera più francese che tedesca, la città è nota in particolare per la Cattedrale (Münster) di Friburgo, uno dei capolavori dell’architettura gotica tedesca e definita come una delle più belle chiese cristiane al mondo. Edificata in calcare rosso tra il XIII e il XVI secolo, si ammirano in particolare la sua imponente torre ottagonale che con i suoi 116 metri di altezza offre un’unica e spettacolare vista panoramica sui monti (dopo aver percorso una scala a spirale di ben 600 piccoli gradini); la torre, nella parte bassa, è inoltre decorata con scene rappresentanti il nuovo e il vecchio testamento.
Nelle vicinanze si ammira la piazza del Municipo Rathausplatz, nel cui centro erge una bella fontana con la statua del monaco francescano Berthold Schwarz (Bertoldo il nero a cui probabilmente si deve l’invenzione della polvere da sparo) e dove sorgono, nel Neues Rathaus, i due municipi in stile rinascimentale, il Municipio nuovo con il suo squisito carillon, e il Municipio vecchio di Friburgo che fu edificato nel XVI secolo. Il Municipio più antico, il Gerichslaube, del XIII secolo, si trova invece nelle vicinanze, nella Turmstrasse.Nella piazza antistante si svolge dal lunedì al sabato il mercato dei contadini e degli artigiani e si trova un'altra attrazione della città, la Kaufhaus.

Ai piedi della piazza di Rathausplatz si ammira anche la bianca Chiesa di San Martino. Completamente distrutta durante la Seconda guerra mondiale, la chiesa fu ricostruita nello stile tipico dell’ordine francescano con un nuovo chiostro e interni restaurati. Nelle vicinanze non si può non notare la differenza di stile architettonico tra la semplice e bianca chiesa francescana e la famosa Casa della Balena Haus zum Walfisch costruita nel 1514-15 da  Jakob Villinger, cancelliere dell’Imperatore Massimiliano I, e conosciuta per la sua stravagante architettura dal forte colore porpora, per la sua splendida porta in stile gotico e per aver dato dimora, per qualche tempo, al filosofo Erasmus Von Rotterdam nel 1529. Passeggiando nelle vie del centro storico si notano i Bächle, degli stretti canali dove scorre
l'acqua. Erano stati concepiti originariamente per l’approvvigionamento idrico e per mantenere pulita la città.
Oggi servono a creare una piacevole atmosfera e sono amati da grandi e piccoli.
Una leggenda popolare recita che chi metteinavvertitamente un piede in uno dei Bächle è destinato a tornare a Friburgo.


di Linda Bosco.